“Torpedone Trapiantati” è la cronaca della gita sociale dell’associazione di cui Francesco Abate fa parte, avendo ricevuto dieci anni fa il dono di una seconda possibilità di vita. 
Nel romanzo sono presenti un gran numero di personaggi a cui mi sono affezionata ma le mie preferite sono senza dubbio la Mamma e Grazia, moglie dell’autore: due donne accomunate dall’amore per il protagonista ma caratterialmente opposte e fondamentali nella narrazione. 
La lettura è piacevole e scorrevolissima ma vi anticipo che ci sono capitoli in cui ho pianto per le risate ed altre in cui ho pianto per la commozione. Ma la perla sta nel finale: è di una bellezza tale che riderete e piangerete contemporaneamente.
Bellissimo e consigliatissimo!