Ho acquistato questo libro senza aver approfondito la trama e quindi è stata una gran sorpresa. Qualche mese fa mi capitò di vedere un’intervista a Daria Bignardi in cui veniva presentato “Storia della mia ansia” e mi incuriosì moltissimo.
È la storia Lea, una donna in carriera di 49 anni, che convive con l’ansia da quando era piccola. Per la precisione prima con quella di sua madre e poi con la propria.
Ha tre figli e un marito, Shlomo, di cui è innamorata ma con cui ha una relazione estremamente difficile. Improvvisamente sopraggiunge il cancro a dare un nuovo punto di vista alla nostra protagonista.
Non voglio svelare troppo della trama perché è qualcosa che non amo fare ma posso dire che è una storia bellissima e che la forza incredibile che mostra è davvero d’ispirazione.
Il capitolo che mi ha colpito maggiormente è quello in cui la piccola Lea si trova appunto a fronteggiare l’ossessività gravissima di sua madre perché è estremamente triste ma sempre con quella voglia di rivalsa che contraddistingue il personaggio in tutta la narrazione.
Vi lascio con la citazione presente il quarta di copertina perché la trovo meravigliosa:
“E se muoio?” ho chiesto a Shlomo al telefono.
“Se muori è il meno.”