Come vi ho anticipato la scorsa settimana, mi sono lasciata travolgere dal clamore attorno al romanzo di Gail Honeyman, “Eleanor Oliphant sta benissimo”, e l’ho acquistato. L’ho letto in due giorni perché volevo assolutamente scoprire ogni dettaglio nel minor tempo possibile.
Eleanor è una ragazza comune, sulla trentina, e lavora come contabile. Ogni mercoledì sera riceve la sgradita telefonata di sua madre e il venerdì compra per cena un pizza Margherita. Trascorre i suoi weekend in compagnia della vodka.
Eleanor è sola e se qualcuno le chiede come sta, lei risponde che sta benissimo.
Come in tutte le storie che si rispettino, prima che le cose prendano la giusta piega, gli avvenimenti precipitano rovinosamente.
Arriverà un raggio di sole a illuminare la vita della nostra eroina?
Una storia fatta di solitudine, di depressione, di eccessi e di orrori sepolti nella memoria. Ma anche una storia di rivalsa, di forza di volontà, di impegno e di amicizia. Ho apprezzato tantissimo le citazioni nascoste tra le righe (da Charlotte Bronte a Thomas Hardy, passando per Jane Austen) e la grande rivelazione contenuta nelle ultime pagine.
Ho terminato il libro in lacrime per l’emozione ed ora mi è chiaro perché è diventato un bestseller.

“È tutta la vita che aspetto di morire. Non voglio dire che desidero attivamente morire, solo che non voglio seriamente essere viva.”

Scheda Libro Garzanti Editore