La mia ultima lettura, terminata ieri notte con grande trepidazione, si intitola “Domani ancora” ed è il romanzo d’esordio dell’autrice sarda Giovanna Uccheddu.
Nella seconda di copertina è presente una bella sintesi della storia ma vi assicuro che, rileggendola dopo aver sospirato e ragionato tra le pagine del romanzo stesso, non gli rende assolutamente giustizia.
Ci troviamo a Cagliari nel 1939, in un periodo storico estremamente travagliato per l’Italia. Se vi aspettate un romanzo rosa in costume col sottofondo del Fascismo cambiate libro perché non fa per voi. E nemmeno se vi aspettate un libriccino da leggere per noia.
Questo romanzo è uno specchio della condizione verso cui stiamo ricadendo. Il populismo, la assoluta mancanza di ideali uguaglianza tra gli uomini, la perdita della meritocrazia a favore dell’affiliazione, il machismo a tutti i costi, il razzismo più becero.
L’autrice ci racconta nel prologo il dolore di due giovani sorelle costrette a trasferirsi con la famiglia in una abitazione molto modesta a seguito di quello che sembra un rovescio di fortuna. I riflettori si accendono su una prestigiosa famiglia di Cagliari: i Roya.
Il patriarca Giacomo, celebre compositore, si allinea all’ideologia fascista per salvaguardare i suoi cari. La spregiudicatezza della gioventù e i colpi di testa lasciano il posto ad un uomo cupo e sottomesso. Il figlio Simone invece compie un percorso differente, continua a mantenere vivo il proprio ideale socialista e perde il proprio lavoro di notaio e con esso il prestigio, la bella casa elegante e l’equilibrio della propria famiglia, la quale deve ovviamente incassare lo scossone.
Ad un certo punto della lettura abbiamo modo di incontrare un’altra realtà, quella del giovane medico Guido Loi, ambizioso e caparbio che riesce ad emergere da una famiglia di povere origini.
E così accade che Nina, discendente di una antica famiglia caduta in disgrazia, incontri Guido e da qui in poi i riflettori si spostano sulle loro scelte e sulle prove che dovranno affrontare. In una Cagliari bombardata dai francesi, Giovanna Uccheddu ci regala un finale che fa ben sperare in un nuovo capitolo di questa meravigliosa saga familiare.
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