Ci sono tanti romanzi e tanti racconti ambientati nel periodo di Natale ma se chiudo gli occhi e penso a queste festività imminenti, la prima immagine che si proietta nella mia mente sono quattro ragazze che, la mattina di Natale, cedono la loro colazione ad una famiglia indigente.
La madre si è alzata prestissimo per andare ad aiutarli e vedere in quali condizioni versano, poi torna a casa dalle proprie bambine:
… voglio dirvi una parola prima che ci mettiamo a tavola. Non molto lontano da qui c’è una povera donna con un bambino appena nato. Gli altri sei piccini sono rannicchiati in un letto per ripararsi dal freddo, poiché non hanno fuoco. Non hanno nulla da mangiare e il maggiore è venuto a dirmi che soffrono la fame e il freddo. Ragazze mie, vorreste dare loro la vostra colazione come regalo di Natale?
Ora provate a immaginare queste ragazze. La loro vita è piuttosto umile nonostante sia decorosa e la mattina di Natale si svegliano affamate e col desiderio di quella colazione un pochino più ricca perché festosa. La prima a rispondere è Jo: “Sono felice che tu sia arrivata prima che cominciassimo!” Segue Beth: “Posso aiutarti a portare la roba a quei poveri bambini?” Amy si offre di portare la crema e le frittelle, rinunciando eroicamente alla parte di colazione che preferisce e Meg sta già coprendo le fette di torta e ammucchiando il pane sopra un capace vassoio.
In queste poche righe le sorelle March ci mostrano lo spirito del Natale. Spesso tendiamo a dimenticarlo, a voltarci dall’altra parte ma l’essenza stessa del Natale è la condivisione, tendere una mano a chi è caduto e donare un sorriso a chi ha perso la speranza.
Cerchiamo di dare un significato a questo Natale e a quelli che verranno, per noi e per i nostri bambini. Guardatevi intorno e non faticherete a trovare qualcuno che dia un senso a questo momento dell’anno ma anche ai mesi a seguire. Restituite un po’ di quella fortuna che avete a chi invece ne è privo e, se non la avete in casa, regalatevi e regalate una copia di Piccole donne di Louisa May Alcott.
Quella che vedete in foto è la mia, consunta e macchiata dal tempo e dalle riletture, ricevuta quando avevo 9 anni!
Buona lettura!